Voci nascoste:la violenza psicologica e la salvaguardia della salute mentale
Sabato 21 dicembre 2024. Sala conferenze “Francesco Vecchione”, IS “Masullo Theti” di Nola.
Un incontro intenso, vibrante della passione giovanile delle sue promotrici: Emanuela Russo presidente Leo Club “Giordano Bruno” di Nola, ex allieva del “Masullo-Theti”, attualmente studentessa in psicologia, e Liliana Siciliano nel ruolo di moderatrice, socia del medesimo club.
Focus della giornata: la paura di non essere accettati, di non essere conformi agli standard sociali, emozione che tocca in particolare gli adolescenti, ma che riaffiora in diverse fasi della vita quando la fragilità prende il sopravvento.
La DS, prof.ssa Elisa De Luca, nell’indirizzo di saluto ha sottolineato come il percorso scolastico sia in primis una scoperta del sé, delle proprie risorse. Di seguito Emanuela Russo, ricordando la sua esperienza al “Masullo Theti”, ha testimoniato il valore di compiere scelte consapevoli per una completa e felice realizzazione personale.
Poi gli interventi delle relatrici Marika De Stefano, psicologa e criminologa, e Paola Trinchese, sociologa, che hanno trattato temi fondamentali per la crescita e lo sviluppo delle capacità empatiche quali la bellezza dell’ascolto che mette ognuno in contatto con sé attraverso l’incontro con l’altro; la capacità di leggere nei propri errori segnali di disagio o indicazioni di vita su chi vogliamo veramente essere; il coraggio di sottrarsi alla dittatura dell’immagine che condanna alla percezione di perenne inadeguatezza e a uno stato di disagio col proprio corpo.
Infine l’avvocata Nunzia Coppola ha evidenziato il ruolo delle istituzioni a prevenzione e difesa di ogni genere di violenza psicologica e l’importanza del terzo settore che, operando nel contesto di appartenenza, può offrire sussidi tempestivi a chi è vittima di pregiudizi o emarginazione.
L’interazione con gli alunni delle classi 1^ e 2^ A liceo sportivo; 2^ AFM; 2^ BAFM; 2^ A CAT; 4^ ACAT; 2^ E Inf. è stata affidata alla scrittura: ognuno dei presenti su un cartellone rosso ha scritto quale forma di limitazione all’espressione del sé non avrebbe più consentito.
Tante le impressioni dei ragazzi: dalla solidarietà nei confronti di chi soffre per una scarsa autostima all’amarezza per forme di bullismo omofobo. Incisivi gli spunti offerti dalle esperte, a commento delle frasi scritte dagli alunni, che andranno a implementare le attività d’aula programmate dalle docenti aderenti all’iniziativa:Tiziana De Sapio; Santa Franzese; Anna Rega; Giovanna Vona.
Un momento delicato e significativo in cui l’intreccio di competenze delle insegnanti e delle relatrici ha fatto emergere le voci nascoste di chi chiede il diritto di essere se stesso.
Elena Silvestrini